domenica 23 luglio 2017

Leggere con attenzione: un'ARTE!

Intendo  dimostrare, quanto sia diffuso leggere un testo, senza notarne particolari importanti  particolari che condurrebbero, al cuore  nascosto ma pulsante dello stesso testo.
Vediamo un esempio concreto: due particolari dell’arresto di GESU’ (la spada ed il taglio dell’orecchio del  servo del sommo sacerdote), come sono riportati da 3 degli Evangelisti (Marco, Luca, Giovanni).
Iniziamo con l’ Evangelista Marco – capitolo 14, versetti 46 e 47:
“Quelli allora gli misero le mani addosso  e lo arrestarono. Uno dei presenti, sguainata la spada colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio”.
Passiamo adesso alla versione dell’Evangelista Luca – capitolo 22, versetti 49 al 51:
“…<<Signore dobbiamo usare la spada?>>. E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro. Ma GESU’ intervenne e disse <<Smettete basta così!>>. E toccatogli l’orecchio lo guarì”.
Concludiamo la disamina con l’Evangelista Giovanni – capitolo 18, versetto 10:
“Allora Simon Pietro, che aveva una spada la sfoderò e colpì il servo del sommo sacerdote e gli mozzò l’orecchio destro; quel servo si chiamava  Malco”.
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Tutti e 3 gli Evangelisti pa,rlano di una spada e di un orecchio tagliato al servo del sommo sacerdote.
Luca e Giovanni, precisano che si tratta dell’orecchio destro.
La questione estremamente intrigante e meritevole della massima attenzione, a mio modesto avviso è la seguente:
La spada non è un bisturi, usarla come un bisturi richiede una maestria nell’uso della spada degna di un maestro di scherma.
Simon Pietro o il seguace di GESU’ che ha tagliato, con precisione chirurgica l’orecchio al servo, doveva avere una’abilità nell’uso della spada notevolissima. 
Stando all’Evangelista Giovanni, questo abile schermitore era Pietro un pescatore.
Mi fermo qui, lascio a ognuno se lo desidera di approfondire la questione.
Quello che mi premeva dimostrare è che questo brano viene letto periodicamente in Chiesa durante la SS. Messa, ma quanti, hanno fatto la riflessione sopra riportata?

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