Vangelo dello pseudo
_Tommaso – Testo greco A.
I.
“Ho ritenuto necessario io, Tommaso israelita, portare a
conoscenza di tutti i fratelli provenienti dal paganesimo gli avvenimenti
dell’infanzia e i fatti straordinari del nostro Signore Gesù Cristo, quanti
egli operò, nato nel nostro paese.
II.
1 - Questo bambino Gesù, quando aveva cinque anni, stava giocando
dopo che c’era stata la pioggia, nel guado di un torrente e raccoglieva in
fossatelle l’acqua che scorreva, facendola subito diventare limpida: e tutte
queste cose le eseguiva soltanto con la parola.
2 – Poi impastata della molle argilla,
plasmò con essa dodici passeri.
Ed era sabato quando fece queste cose, e c’erano anche molti altri bambini che giocavano con
lui.
4 – Allora Giuseppe, recatosi sul posto a
vedere, gli gridò queste parole: - Perché fai queste cose, di sabato, che non è
lecito farle?
E Gesù battendo, le mani gridò ai passerotti e disse loro:
- Andate via! – E i passerotti volarono via cinguettando”.
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Questa scena mi ha sempre colpito.
Mi sembra di vedere questo Bambino che gioca con altri bambini.
Un Bambino unico che con le sue manine sante, impasta l’argilla,
e plasma 12 passerotti.
Arriva il suo papà che lo sgrida.
Lui risponde al suo amato papà come suolo lui può rispondere: A
un suo cenno, i passerotti si animano, prendono vita, volano.
Una scena bellissima e toccante, Dio fattosi bambino gioca, si
diverte e fa divertire i suoi compagni di gioco. Gioca e compie un miracolo, con una
naturalezza disarmante.
Nell’antichità, prima del Cristo, le divinità pagane, erano
lontane dagli umani e dai loro bisogni.
In questa scena vediamo, Dio che gioca.
Dio si fa bambino e come tale si comporta, quale mistero
insondabile alla mente umana.
Un messaggio semplice e chiaro, che chiunque può comprendere e
meditare.