giovedì 29 novembre 2018

1984 - 1992: Crisi di numerosi istituti finanziari negli U.S.A.

Fra il 1984 ed il 1992, si verificano i fallimenti delle "savings and loans" statunitensi che avevano effettuato massicci investimenti nel settore immobiliare. 
All'incirca 3260  istituti finanziari, entrano in crisi: alcuni chiuderanno altri saranno aiutati  dalla FDIC. Questo comporterà dopo il 1987 ad una recessione nel settore immobiliare.  

ricordare il passato

<<Chi non  ricorda il  passato  è condannato  a  ripeterlo.>>
(George Santayana – filosofo)

Riscoprire i valori autentici - l'alfiere solidale

In Italia non c'è solo una crisi economica, c'è anche una  crisi di VALORI.
Per secoli sono esistiti  3 valori:
- DIO.
- Patria.
- Famiglia.
Una genia di contestatori,  decise di eliminarli tutti e 3:
Dio: Togliamolo di mezzo e mettiamoci noi al suo posto.
Patria: Abbattiamo le frontiere e facciamo un'unica marmellata.
Famiglia: E' borghese non serve sostituiamolo con surrogati vari!!!
Io credo nel progresso e nelle riforme!
Ma ritengo che la perdita di VALORI ci abbia portato all'attuale stato confusionale.
Senza DIO si andrà in rovina, e lo stiamo vedendo. 
Quando parlo di DIO penso al Creatore,  non certo alle tante diverse confessioni religiose, sparse per il mondo.
Senza DIO, Patria, Famiglia cosa resta?  No grazie. Anche a costo di sembrare reazionario, il modo di ragionare, di certi modernisti non mi piace. E ci stupiamo delle brutte cose che accadono.
TIMORE  DI  DIO, non significa essere rincitrulliti, significa innestare il nostro cervello nel CERVELLO DIVINO, senza il quale siamo senza energie.
Riscopriamo i VALORI e non ascoltiamo gli incantatori di serpenti, fasulli filosofi da operetta, che pensano di togliere qualcosa a DIO. 
DIO è l'energia universale immutabile ed eterna. 
Inchinarsi a DIO è segno di vera forza.
(Savino  Giacomo  Guarino)

martedì 20 novembre 2018

L'indebitamento dei privati - l'alfiere solidale

Il divario tra i redditi dei lavoratori / pensionati, e la loro capacità di spesa, non viene colmato con un adeguamento dei redditi stessi al reale costo della vita, bensì tramite l’indebitamento.
Molti lavoratori e molti pensionati, sono costretti loro malgrado, a ricorrere a prestiti:banche e società di prestito.
L’indebitamento dei privati, è un fenomeno preoccupante come lo è l’indebitamento pubblico.
I debiti schiacciano.
I debiti opprimono.
I debiti condizionano la vita delle persone.
Senza un adeguamento di retribuzioni e pensioni, al reale costo della vita,  per moltissime persone è necessario ricorrere all’indebitamento. 
Una sfida dell’attuale Governo, a mio avviso, sarà proprio questa: Adeguare retribuzioni e pensioni al costo reale della vita.
(Savino   Giacomo  Guarino)

giovedì 8 novembre 2018

a proposito di Risorse


“Il più urgente conflitto cui deve far fronte il mondo d’oggi non è tra nazioni o ideologie, ma tra il ritmo di sviluppo  della razza umana  e l’insufficiente  aumento delle risorse necessarie per assicurare all’umanità pace, prosperità e dignità”.
(S. U. Yhant -  politico birmano )

martedì 6 novembre 2018

Consumi alimentari : alla base del problema. - l'alfiere solidale



Non è possibile esaminare lo spreco alimentare, senza preliminarmente  soffermarsi sull’evoluzione dei consumi, infatti spreco ed evoluzione dei consumi, sono due argomenti strettamente  connessi.
Dobbiamo partire dal primo Novecento per comprendere la successiva evoluzione dei consumi alimentari. E’ dal primo Novecento che grazie all’evoluzione dell’agricoltura, delle attività connesse, dell’industria alimentare, aumenta la quantità e la varietà di cibo,  nei paesi industrializzati.
Tale aumento di disponibilità, comportava una diminuzione dei prezzi degli alimenti. In contemporanea l’aumento del reddito medio, consentiva a larghe fasce della popolazione di accedere ad una migliore qualità e maggiore quantità di cibo.
Venendo ai nostri giorni, si è verificato un adattamento allo spreco, dovuto alla diffusione dell’industria alimentare ed al diffuso l'utilizzo di massa degli  elettrodomestici. Questa diffusione degli elettrodomestici consente di comprare, conservare e cucinare grandi quantità di cibo, si verifica una maggiore spesa, senza una reale pianificazione degli acquisti.
Soffermandoci sul comportamento del consumatore, questo è cambiato.
Il consumatore è diventato più esigente e selettivo.
Negli ultimi anni sono emersi comportamenti dei consumatori, più attenti alla questione spreco di cibo.
(Savino Giacomo Guarino)


Il rapporto tra consumi alimentari e spreco alimentare - l'alfiere solidale



Lo spreco è strettamente connesso al mutamento delle abitudini alimentari dei consumatori, in continuo cambiamento, a seguito di abitudini sempre più globalizzate e selettive.
Secondo alcune previsioni, ci sarà un fabbisogno maggiore di risorse alimentari per l’allevamento, questo innescherà un processo che aumenterà la quantità di cibo sprecato. Sempre secondo diverse statistiche, nei paesi sviluppati si spreca circa il 56 % e le perdite più consistenti si registrano nelle fasi finali della filiera agroalimentare :consumo domestico e ristorazione in particolare.
Viceversa nei paesi in via di sviluppo, più che sprechi si deve parlare di perdite, perdite che si registrano nella prima parte della filiera agroalimentare, le cause si devono rinvenire nei limiti nelle tecniche di coltivazione, raccolta e conservazione, o per la mancanza di adeguate infrastrutture per il trasporto e l’immagazzinamento.
(Savino Giacomo Guarino)