lunedì 30 marzo 2015

Lungo la strada di scuola




"Forse non è a scuola che impariamo per la vita, ma lungo la strada di scuola".
(H. Boll)

sabato 28 marzo 2015

Demone liberista 6




Il diabolico pensiero liberista ha escogitato un’altra trovata: Mandare in pensione sempre più tardi chi lavoro, riducendogli per giunta la pensione.
Ormai ci vogliono  far digerire che se non c’è una pensione integrativa (da fare con banche o assicurazioni) la sola pensione coprirebbe si e no il 50% della retribuzione, alla faccia del progresso e della centralità dell’essere umano.

Demone liberista 5



Categorie che fino a ieri avevano un discreto tenore di  vita debbono rivolgersi alle collette alimentari per mangiare. Questo disagio crea degli invisibili: Tossici, alcolisti,disadattati, che spesso sono abbandonati a loro stessi. Poche strutture pubbliche, il volontariato da solo non può farcela.
Un vero orrore economico nel quale viviamo ormai senza quasi accorgercene.

Demone liberista 2




assimizzare la produttività comprimendo le retribuzioni ed eliminando poco a poco i diritti di chi lavora.
Il lavoro per il liberismo è solo  merce – mentre il lavoratore è una semplice parte del ciclo produttivo nulla di più.
Il ciclo produttivo è quello che conta, esso si snoda dalle materie prime, al denaro, al lavoro, alla vendita, consumo ed incasso del profitto, profitto che deve sempre essere il più alto possibile.  Al liberismo, l’impresa etica piace pochino.

Spiegare la schiavitù..



Aristotele volendo spiegare la schiavitù, ricorreva alla seguente esposizione: “Se la spoletta si muovesse da sola sull'ordito, […] non avrebbe bisogno di operai. Se ogni attrezzo potesse eseguire il lavoro per ingiunzione o il proprio compito di sua volontà, l'architetto non avrebbe più bisogno di manovalanza, né il padrone di schiavi”.

P.S. Per capire il presente si deve conoscere il passato.