Ripropongo un mio post del 2012: buona lettura
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Il
bilancio del Comune di Torino presenta alcune criticità.
Il Comune ha in
funzione 25 contratti derivati, stipulati tra il 2002 e il 2007, alcuni frutto
di rinegoziazioni di contratti precedenti, per un ammontare nozionale
complessivo di € 942.799.879,90.
Le
banche interessate sono diverse e fra queste c’è anche la banca che attualmente
svolge il servizio di Tesoreria comunale.
Alcuni esperti che hanno esaminato la
documentazione relativa ai derivati, ritengono che molti di questi non siano
adatti alla funzione per la quale erano stati sottoscritti: Coprire le finanze
comunali dai rialzi dei tassi di interesse.
Un esempio alcuni di detti derivati
utilizzano come parametro Libor Us$, a fronte di debiti che il Comune ha
ovviamente contratto in Euro. Vediamo allora cosa ha stabilito la
giurisprudenza. Il Consiglio di Stato, Sez.V, 7 settembre 11, n.5032 e
recentemente il Tribunale di Milano, sentenza n.5118 del 2011, hanno espresso
chiaramente la seguente linea: I contratti derivati che non rispondono alle finalità
di gestione del rischio, ovvero sono speculativi devono essere annullati. Mi
sembra del tutto logico, visto che si parla di denaro degli Enti locali, soldi
pubblici. Il Comune di Torino abbandonando questi contratti recupererebbe
centinaia di milioni di € - da destinare ai bisogni dei cittadini, che in
questo momento ne avrebbero un forte bisogno.