Siracide
7, 20.
“Non maltrattare il servo
che lavora fedelmente né l’operaio che impegna tutte le sue forze”.
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Questo brano risale ad un
periodo nel quale esisteva la schiavitù. Non esistevano i sindacati e non
esisteva una legislazione sul lavoro. Lo scrittore sacro lancia un monito ai
datori di lavoro dell’epoca, o meglio di tutte le epoche: Trattare con umanità
chi lavora per noi. Trattare bene le persone è sempre conveniente, sotto tutti
i punti di vista. Un lavoratore trattato bene renderà di più e soprattutto sarà
leale verso il proprio datore di lavoro. Un ambiente di lavoro “cattivo” alla
fine nuoce allo stesso datore di lavoro. L’armonia sul lavoro come in qualsiasi
campo, giova sempre a tutti, nessuno escluso.
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