Una semplice domanda: Chi determina le regole, la
politica o la magistratura?
E’ ora di smetterla di criticare e delegittimare la magistratura.
E’ ora di smetterla di attribuire alla magistratura colpe che non
ha.
E’ ora di “gridare” una verità: Le leggi, le regole della società,
le scrive il Parlamento, ovvero il potere legislativo.
1) Se la legge riduce i
tempi di prescrizione, è normale che ci sia il rischio che molti reati restino
impuniti.
2)Se la legge stabilisce
che in caso di ingiusto licenziamento, il giudice del lavoro, possa scegliere
fra reintegro o indennizzo, che senso ha criticare il giudice che decide per il
non reintegro.
3) Se la legge non
prevede la separazione delle carriere fra pubblico ministero e organo
giudicante, questo dipende esclusivamente da una scelta politica.
4) Se la legge prevede
che in Italia i magistrati vengano reclutati mediante concorso, anziché eletti
dal Popolo, siamo in presenza di una scelta politica.
5) Se per il cittadino che
intraprende una causa i termini sono perentori,
mentre per il giudice, sono
ordinatori, questo dipende solo
dalla legge.
6) Se in una causa di lavoro, il giudice del lavoro, al quale è
richiesta una CTU (certificazione tecnica di ufficio), decide di non
concederla, questo dipende da una facoltà concessa al giudice ma da una legge.
7) Se le leggi a tutela dei lavoratori vengono indebolite, il
giudice sarà obbligato ad adeguarsi.
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La riforma della
giustizia la può fare solo il Parlamento, se questa riforma non
c’è, la colpa non è certo dei giudici.
In Italia il potere appartiene al Popolo.
In Italia esistono 3
funzioni: Legislativa, esecutiva, giudiziaria.
La funzione legislativa è l’unica delegata a fare le leggi.
La politica deve smettere di
fare lo scarica barile.
Chiunque venga eletto al Parlamento, ha il dovere di impegnarsi per
fare buone leggi. Il Parlamento è la fabbrica delle leggi.
Senza buone leggi, ovvero senza buone regole, è difficile costruire
e far progredire il Paese.
Come cittadino sono stufo di questo scarica barile, la politica deve assumersi le proprie responsabilità, se
l’Italia è ancora priva di una riforma della giustizia (come di altre riforme)
la responsabilità è solo ed unicamente della politica.
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