Da qualche tempo, mi rimbomba nelle orecchie questa parola: Stabilità!
L'Italia ha bisogno di stabilità.
Serve la stabilità altrimenti non c'è salvezza, una sfilza di frasi simili che rimbombano da più parti.
Come cittadino comune mi pongo una domanda: Quale stabilità?
Stabilità sociale? Stabilità politica?...Cosa si intende con questo termine?
Un teologo, del quale mi sfugge il nome, sosteneva che la "parola è nascondente".
La parola può avere mille significati e sfumature, e ben lo sanno teologi ed esegeti.
Serve la stabilità dei privilegi e dello status quo, o serve la stabilità del posto di lavoro?
La vera stabilità che a mio avviso serve, è proprio questa: Un lavoro stabile e un reddito certo. La precarietà, spesso spacciata per flessibilità ha portato alla attuale situazione di "instabilità" per molte famiglie.
La stabilità politica la si ottiene, restituendo agli elettori il diritto di scegliersi il proprio rappresentante. L'unica strada che io vedo per avere una vera stabilità ha due passaggi:
- Tornare a votare con una altra legge.
- Attuare le riforme strutturali che il Paese attende da sempre.
Savino Giacomo GUARINO.
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