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domenica 30 novembre 2014
venerdì 28 novembre 2014
martedì 25 novembre 2014
lunedì 24 novembre 2014
sabato 22 novembre 2014
giovedì 20 novembre 2014
martedì 18 novembre 2014
La Regione Piemonte è in rosso
Una notizia
che merita qualche riflessione è la seguente <<La Regione Piemonte è in rosso>>.
****
Come comune
cittadino nonché contribuente mi domando:Ma come è possibile?
Tutti coloro
che si sono alternati alla guida della Regione Piemonte: Consiglieri di
maggioranza, Assessori, Governatore, nelle loro scelte hanno fatto riferimento
alle normali nozioni di aritmetica, aritmetica che si insegna alle elementari?
In base alle
Entrate che stando alla pressa fiscale non sono poche, si sono programmate le
uscite?
La massaia
con lo stipendio del marito riesce a far quadrare i conti.
In Regione -
esiste un bilancio di previsione!
In Regione -
esiste un bilancio consuntivo!
In Regione -
esistono dei controlli interni!
Mi chiedo quindi come è possibile che i passivi si accumulino sui passivi,
senza che si riesca a frenarli?
La politica
in parole semplici, si riduce alla gestione
del pubblico denaro, da spendere per i vari servizi sociali: Sanità,
ecc.
Una azienda
in attivo, deve il suo attivo, ad un attento controllo delle spese.
Se la Regione Piemonte è in rosso,
debbo supporre che le spese siano state superiori alle ENTRATE.
E’ proprio
questo che mi sfugge: Ma è così difficile spendere in
base alle entrate?
Non è questione di abolire le Regioni, la questione è
di riportarle al ruolo originario previsto dal Costituente nel 1948.
Le Regioni
sono diventate dei parlamentini, e i Consiglieri degli onorevolini, questo a
mio avviso ha contribuito a una visione politica che non ha dato buoni frutti.
Si deve
partire da un drastico ridimensionamento
di emolumenti e benefici dei
Consiglieri regionali, vitalizi in primis.
Ogni Ente
locale deve cercare di fare quadrare i bilanci.
I tagli da
Roma esistono, ma l’Ente locale deve fare la sua parte iniziando a tagliare
benefici e retribuzioni, troppo elevate.
Savino
Giacomo Guarino.
giovedì 13 novembre 2014
Se vedi smarriti...
Deuteronomio 22, 1 – 4.
“Se vedi smarriti un bue o una pecora di tuo fratello, tu non
devi fingere di non averli scorti, ma avrai cura di ricondurli a tuo fratello.
Se tuo fratello non abita vicino a te e non lo conosci, accoglierai l'animale in casa tua: rimarrà da te finché tuo fratello non ne faccia ricerca e allora glielo renderai.
Lo stesso farai del suo asino, lo stesso della sua veste, lo stesso di qualunque altro oggetto che tuo fratello abbia perduto e che tu trovi; tu non fingerai di non averli scorti.
Se vedi l'asino del tuo fratello o il suo bue caduto nella strada, tu non fingerai di non averli scorti, ma insieme con lui li farai rialzare”.
Se tuo fratello non abita vicino a te e non lo conosci, accoglierai l'animale in casa tua: rimarrà da te finché tuo fratello non ne faccia ricerca e allora glielo renderai.
Lo stesso farai del suo asino, lo stesso della sua veste, lo stesso di qualunque altro oggetto che tuo fratello abbia perduto e che tu trovi; tu non fingerai di non averli scorti.
Se vedi l'asino del tuo fratello o il suo bue caduto nella strada, tu non fingerai di non averli scorti, ma insieme con lui li farai rialzare”.
Il Socialismo intramontabile,
non l’ha creato l’uomo, ecco perché è eterno.
domenica 2 novembre 2014
Doveri verso il prossimo
Deuteronomio 24, 10 – 15.
Quando presterai qualsiasi cosa al tuo
prossimo, non entrerai in casa sua per prendere il suo pegno;
te ne starai fuori e l'uomo a cui avrai fatto il prestito ti porterà fuori il pegno.
Se quell'uomo è povero, non andrai a dormire con il suo pegno.
Dovrai assolutamente restituirgli il pegno al tramonto del sole, perché egli possa dormire con il suo mantello e benedirti; questo ti sarà contato come una cosa giusta agli occhi del Signore tuo Dio.
Non defrauderai il salariato povero e bisognoso, sia egli uno dei tuoi fratelli o uno dei forestieri che stanno nel tuo paese, nelle tue città;
gli darai il suo salario il giorno stesso, prima che tramonti il sole, perché egli è povero e vi volge il desiderio; così egli non griderà contro di te al Signore e tu non sarai in peccato.
te ne starai fuori e l'uomo a cui avrai fatto il prestito ti porterà fuori il pegno.
Se quell'uomo è povero, non andrai a dormire con il suo pegno.
Dovrai assolutamente restituirgli il pegno al tramonto del sole, perché egli possa dormire con il suo mantello e benedirti; questo ti sarà contato come una cosa giusta agli occhi del Signore tuo Dio.
Non defrauderai il salariato povero e bisognoso, sia egli uno dei tuoi fratelli o uno dei forestieri che stanno nel tuo paese, nelle tue città;
gli darai il suo salario il giorno stesso, prima che tramonti il sole, perché egli è povero e vi volge il desiderio; così egli non griderà contro di te al Signore e tu non sarai in peccato.
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