Napoleone amava ripetere che il terreno perduto si può recuperare, il tempo perduto no.
Possiamo
recuperare quasi tutto, il tempo è impossibile da fermare, rallentare,
recuperare.
L’uomo segna il tempo, ma il tempo segna
l’uomo, recita un vecchio adagio.
In
ITALIA milioni di giovani, privi di lavoro, vedono
sfuggire il loro tempo, e di conseguenza il loro futuro.
Il
lavoro, quel valore essenziale per realizzarsi, è divenuto quasi introvabile.
Molti
infatti, scoraggiati, hanno rinunciato addirittura a cercarlo.
La vita di questi giovani è vuota, un vuoto assoluto
che ti consuma.
Conosco
il problema, ricordo ancora con quanta fatica, riuscì a trovare un lavoro nell’ottima
azienda nella quale lavoro tuttora.
Eppure
questo dramma di milioni di cittadini è poco citato: Mercati, spread,
speculazione (mai speculatori), euro, spending,….Una domanda ma l’uomo dove è andato a finire?
Una società che non ponga al centro la
persona, può dirsi una società giusta e progredita?
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