giovedì 17 dicembre 2015

Non c'è molto da stare allegri

"Renzi si autonomina psicologo
<<Ora basta piangerci addosso>>".
(il Giornale, Giovedì 17 dicembre 2015, pag.6, di Laura Cesaretti)
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Nel rimandare alla lettura dell'articolo, qualche mia considerazione.
Chi vive senza preoccupazioni economiche, disponendo ampiamente per le proprie necessità, difficilmente ha voglia di <<piangere>>.  
Chi viceversa deve vivere quotidianamente: 
- Senza un reddito.
- Senza una casa.
- Senza un lavoro.
- Senza alcuna prospettiva per il futuro.
Ha tutti i motivi e tutte le ragioni per piangersi addosso.
Camminando nella città dove abito, Torino, ormai è sempre più frequente vedere scene di indigenza e povertà.
Ieri nel tardo pomeriggio ero in Piazza Castello, un giovane in costume antico di colore bianco, fermo su una pedana, attendeva e sperava in una moneta dai passanti.
In Via Garibaldi una persona seduto per terra stringendosi a un cane, chiedeva l'elemosina.
Esiste un'Italia che soffre e che non riesce a campare questa è la realtà. Realtà che ogni sera alcune trasmissioni televisive, documentano ampiamente e puntualmente.
 

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