1°)
Imprese che chiudono.
2°)
Imprese che delocalizzano.
3°)
Esercizi commerciali che chiudono.
4°)
Alloggi venduti all’asta perché i proprietari non sono più in grado di pagare
le rate di mutuo.
5°) Miseria in aumento: Persone e famiglie che
debbono ricorrere alle collette alimentari e per i farmaci.
6°)
Degrado ambientale e sociale.
7°)
Giovani che non trovando lavoro in Italia debbono emigrare all’estero.
………………………………
Queste
sono alcune delle conseguenze del trionfo di quella dottrina denominata liberismo.
Il
trionfo del liberismo, in Italia ha
comportato una lenta ma continua erosione dello Stato Sociale.
Incentivare
la sanità privata a scapito di quella pubblica.
Incentivare
l’istruzione privata a scapito di quella pubblica.
Uno
dei dogmi liberisti, Stato snello:
Solo toga, spada, moneta, esteri. Il resto tutto al privato!
I
risultati di questa strage del sociale
li stiamo vedendo.
Si
stava meglio quando si stava peggio, ripetono coloro che sono nati e cresciuti
nella I° Repubblica.
Quella
I° Repubblica, pur con tutti i suoi limiti e pur con una impronta DC, era in
grado di assicurare un sociale che
con tutti i suoi limiti, garantiva la maggioranza dei cittadini.
Il
crollo della I° Repubblica, su quel
crollo c’è a mio avviso ancora molto da studiare e da capire, ha portato alla
nascita di un nuovo quadro politico che non ha introdotto, quelle innovazioni che
doveva introdurre.
Il
maggioritario non ha migliorato nulla.
Con il crollo della I° Repubblica è
iniziato il lento ma costante attacco allo Stato Sociale.
La
Costituzione durante la I°Repubblica non era stata mai toccata.
Dopo la I° Repubblica la Costituzione ha
subito diverse modifiche, a mio avviso non necessarie.
L’ultima
modifica proposta, un Senato non elettivo ma nominato, è a mio avviso inutile e
limitativa della sovranità popolare, prevista
dalla Costituzione.
Se
non usciamo da questa spirale nella quale ci ha portato, la dottrina
liberista, saremo condannati a vivere in una società caratterizzata da un
gigantismo del capitale e da un nanismo dell’uomo.
Profitto,
sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente, sono l’antitesi di una società umana e
solidale.
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