lunedì 7 novembre 2016

i limiti del liberismo, un liberismo pieno di limiti.

1°) Imprese che chiudono.
2°) Imprese che delocalizzano.
3°) Esercizi commerciali che chiudono.
4°) Alloggi venduti all’asta perché i proprietari non sono più in grado di pagare le rate di mutuo.
5°)  Miseria in aumento: Persone e famiglie che debbono ricorrere alle collette alimentari e per i farmaci.
6°) Degrado ambientale e sociale.
7°) Giovani che non trovando lavoro in Italia debbono emigrare all’estero.
                                                               ………………………………
Queste sono alcune delle conseguenze del trionfo di quella dottrina  denominata liberismo.
Il trionfo del  liberismo, in Italia ha comportato una lenta ma continua erosione dello Stato Sociale.
Incentivare la sanità privata a scapito di quella pubblica.
Incentivare l’istruzione privata a scapito di quella pubblica.
Uno dei dogmi liberisti, Stato snello: Solo toga, spada, moneta, esteri. Il resto tutto al privato!
I risultati di questa strage del sociale li stiamo vedendo.
Si stava meglio quando si stava peggio, ripetono coloro che sono nati e cresciuti nella I° Repubblica.
Quella I° Repubblica, pur con tutti i suoi limiti e pur con una impronta DC, era in grado di assicurare un sociale che con tutti i suoi limiti, garantiva la maggioranza dei cittadini.
Il crollo della I° Repubblica,  su quel crollo c’è a mio avviso ancora molto da studiare e da capire, ha portato alla nascita di un nuovo quadro politico che non ha introdotto, quelle innovazioni che doveva introdurre.
Il maggioritario non ha migliorato nulla.
Con il crollo della I° Repubblica è iniziato il lento ma costante attacco allo Stato Sociale.
La Costituzione durante la I°Repubblica non era stata mai toccata.  
 Dopo la I° Repubblica la Costituzione ha subito diverse modifiche, a mio avviso non necessarie.
L’ultima modifica proposta, un Senato non elettivo ma nominato, è a mio avviso inutile e limitativa della sovranità popolare,  prevista dalla Costituzione.
Se non usciamo da questa spirale  nella quale ci ha portato, la dottrina liberista, saremo condannati a vivere in una società caratterizzata da un gigantismo del capitale e da un nanismo dell’uomo. 
Profitto, sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente, sono l’antitesi di una società umana e solidale.

Nessun commento:

Posta un commento