Una
volta al mese, mi ritrovo con alcuni amici in pizzeria, dove riusciamo a
toccare gli argomenti più disparati.
Alcuni di questi miei amici non sono credenti e sostengono che GESU’ sia un mito, in quanto non esistono prove storiche
certe della sua esistenza. A sostegno delle loro tesi mi hanno citato un gruppo
di
autori e di testi.
La questione non è nuova e questo “dibattito” dura
da secoli. Ho ritenuto doveroso sottoporre a miei amici alcune considerazioni
che meritano un piccolo approfondimento.
Vediamo le testimonianze non cristiane
che parlano di GESU’.
La prima testimonianza è una
lettera di Plinio il giovane
proconsole di Bitinia, diretta all’imperatore Traiano nel 111 d.C.
La seconda testimonianza è di Tacito 115 d.C.
La terza è di Svetonio 120
d.C. tutte testimonianze romane.
Veniamo
ad una testimonianza giudaica, Flavio
Giuseppe nella sua opera Antichità Giudaica 93-94 d.C. Su questa
testimonianza ci sono state discussioni, secondo alcuni studiosi si tratterebbe
di un’interpolazione cristiana.
Altra
testimonianza giudaica la troviamo nel Talmud
che conferma l’esistenza di GESU’.
Celso medico, un intellettuale neoplatonico di Alessandria scrisse
un’opera non favorevole sui cristiani, pervenutaci grazie ad un grande teologo
della Chiesa Origene “Contro Celso”. Celso
in ogni caso non dubitava dell’esistenza storica di GESU’.
Porfirio (305 d.C.) filosofo e teologo greco antico; scrisse
un’opera Contro i Cristiani. Porfirio non nega affatto l’esistenza storica di
GESU’.
Abbiamo
anche un testimone più antico degli stessi Vangeli: PAOLO. Se si ammette l’esistenza di Paolo (Saulo di TARSO il
persecutore dei cristiani) si deve ammettere l’esistenza di GESU’ in considerazione delle 14 epistole di Paolo contenute
nel Nuovo Testamento.
I
miei amici, tuttavia mi precisavano che in molte fonti storiche dell’epoca c’è
silenzio su GESU’.
Questo
a mio avviso è un argomento pseudo – scientifico.
Il
silenzio – in campo storico – è un
fattore alquanto incerto. Si pensi solo alle recenti scoperte di Nag Hammadi
dove sono stati rinvenuti vangeli apocrifi e gnostici, il più importante è il
vangelo di Tommaso. Si pensi anche ai famosi manoscritti del Mar Morto sui
quali si lavora e studia tuttora. Ultimissima considerazione, non è da
escludere che opere che parlavano di Gesù siano andate perdute. La distruzione
della Biblioteca di Alessandria è una realtà. Mi si permetta un ultima
riflessione. Un mito, una invenzione, una leggenda dura duemila anni e
conquista milioni e milioni di credenti? GESU’ è saldo come una roccia,
i suoi detrattori invece si sono liquefatti come il ghiaccio al sole.
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