“Ti alzi bellamente
nell’orizzonte del cielo, o disco vivente che ordina la vita.
Quando sorgi
sull’orizzonte orientale, dopo aver
riempito l’intero paese della tua perfezione, sei bello, grande, scintillante,
innalzato al di sopra della terra e di
tutte le sue distese.
Tu sei Ra e
abbracci con i tuoi raggi tutti i paesi
del mondo, li avvicini e li leghi per il tuo amato figlio.
Sei lontano
mai i tuoi raggi sono sulla terra;
sei negli sguardi e si può contemplare
il tuo viaggio. Ma quando
tramonti nell’orizzonte dell’Occidente,
il paese è nelle tenebre, come
orto; gli uomini sono distesi
nelle loro stanze coperti da un lenzuolo, e ogni occhio non vede più neppure il suo compagno. […] Il leone esce dalla
tana, i serpenti mordono, poiché la loro
notte è il tempo della luce.
La terra è nel
silenzio, poiché il suo creatore giace nel suo orizzonte.
Quando la terra schiarisce alla tua radiosa comparsa sull’orizzonte, tu
scintilli o Aton, come il giorno.
Scacci la notte, doni
i tuoi raggi e il Doppio Paese è in festa. (Quelli che dormivano) si
svegliano,si drizzano sulle gambe,
mentre con le mani lodano e acclamano la
tua radiosa apparizione; e il paese
intero svolge i suoi lavori.
Gli animali
di ogni specie si rinfrancano
sui pascoli; gli alberi e le
piante rinverdiscono; gli uccelli svolazzano nei nidi. […] Da
quando hai creato la terra, allevi tutti quelli che corrono sulle gambe, li allevi per tuo figlio, nato dal tuo corpo, re dell’Alto e del Basso
Egitto, […]il figlio di Ra […] Akhenaton
dalla lunga vita e per la grande sposa
regale, la sua amata la padrona del
Doppio Paese […] Nefertiti”.
(Inno al Sole, Inno del
regno di Akhenaton, prima metà del
XIV°secolo a.C)
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