martedì 2 maggio 2017

organizzazione dell'Esercito Romano

“Se poi si prende in considerazione anche il resto della loro organizzazione militare, si vedrà che essi posseggono questo sì grande impero  come premio del valore, non come dono della fortuna.
Infatti non è la guerra quella che li inizia alle armi, né soltanto nell’ora del bisogno essi muovono le mani tenute prima inoperose durante la pace, ma invece come se fossero nati con le armi in pugno, essi non interrompono mai l’addestramento, né stanno ad aspettare le occasioni.
Le loro manovre si svolgono con un impegno per nulla inferiore a quello di un vero e proprio combattimento, che anzi ogni giorno tutti i soldati si esercitano con tutto l’ardore come se fossero in guerra. Perciò essi affrontano le battaglie con la massima calma; nessun scompiglio li fa uscire dall’abituale formazione, nessuna paura li vince, nessuna fatica li abbatte, e ne consegue  sempre una sicura vittoria contro gli avversari, che non sono alla loro  altezza”.
(Flavio Giuseppe – Guerra Giudaica, III, 5, 1)

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