“Il
lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità
del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla sua
famiglia un’esistenza
libera e dignitosa”.
(Art.36, 1°co.Cost.).
***
Mi
chiedo se chi scriveva quest’articolo, sarebbe favorevole alla situazione
odierna del lavoro in Italia, caratterizzata da una fioritura del precariato (molti lo identificano come flessibilità).
Mi
chiedo anche, se le attuali retribuzioni dei lavoratori – prive di un reale adeguamento al costo della vita- siano in grado di
garantire al lavoratore una esistenza dignitosa.
(Savino Giacomo Guarino)
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