Rileggevo
per l’ennesima volta, Pacem in Terris,
la splendida Enciclica, di quel gigante di umanità che è stato Giovanni
XXIII° il c.d. Papa buono.
Questo
grandissimo pastore di anime, era anche un eccelso dotto.
Nascondeva la propria
erudizione dietro un muro di umiltà, quella grandissima umiltà che lo faceva
amare da tutti indistintamente.
Vorrei
richiamare un passo della sua Enciclica
Pacem In Terris, laddove si parla di gradualità.
Gradualità 86: “Non si dimentichi che la gradualità è la legge della vita in tutte le sue
espressioni; per cui anche nelle istituzioni umane non si riesce ad innovare
verso il meglio che agendo dal di dentro di esse gradualmente.”
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