mercoledì 16 settembre 2020

LE PAROLE CHE NON AVREI VOLUTO DIRE


Inizio con una bellissima frase di Abramo Lincoln che mi piace particolarmente ed è adatta al mio stato d’animo di oggi.

 

“Dovremmo essere così grandi da non offendere e così nobili da non sentirci offesi.

 (Abraham Lincoln)”

 

 

Stamattina avrei voluto cancellare con un colpo di spugna le parole che ho detto ieri sera, nel corso di  una conversazione che poi è diventata uno spiacevole litigio.

Non ero arrabbiata, ero tranquilla...Ma, in determinate cose, sono terribilmente permalosa. Prendo fuoco facilmente per cose di poco conto, e poi magari in questioni più importanti non riesco a essere ferma.

Ad ogni modo, sono ancora amareggiata per aver parlato gridato a sproposito.

Parole cariche di rabbia, dette con le lacrime agli occhi, trascinate da un'emotività eccessiva.

Talvolta la paura, il senso di colpa, il senso di inadeguatezza si mescolano in un impasto infiammabile alla quale manca solo la miccia.

E la miccia può essere una frase sgradita, un commento un po’ sgarbato, un accenno a qualcosa che ci fa paura e innesca in noi reazioni fuori luogo. 

La lingua mi ha causato più di un senso di colpa.

Ieri mio papà mi ha dato un suggerimento: "non dire parole di cui poi potresti pentirti".

E infatti,  dopo qualche ora, sono già più che pentita delle cose che ho detto. Come mi ripeto spesso,

nonostante il tuo stato d’animo, non è accettabile comportarsi in maniera inappropriata.

Devo ancora fare un gran lavoro su me stessa, un lavoro che certe volte mi sembra enorme.

 

Sara

 

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