Da qualche tempo, in prossimità dei semafori, incontro delle
persone che improvvisano numeri di giocolieri.
Terminato il numero passato col cappello in mano, proprio così
dagli automobilisti in attesa per ricevere una offerta.
Sabato una di queste persone mi ha colpito profondamente. Una
donna più vicina ai 40 che ai 30 anni
che si improvvisava giocoliere, seppur con scarsa perizia.
Mi ha commosso. Mi sono avvicinato e le ho lasciato una moneta.
Sono ripassato due ore dopo e la stessa persona stava riponendo i
suoi attrezzi, apprestandosi ad andarsene.
Ho scambiato alcune parole con lei – ecco cosa mi ha detto :
“Lavoravo in una piccola azienda della
cintura come impiegata, sono ragioniera.
L’azienda ha chiuso. Non
riesco a trovare lavoro, sono sola con una figlia piccola, che guarda mia
madre.
Mi arrangio e questo è un modo per farlo. Faccio anche la dog
sitter e altri lavori di pulizia domestica, quando mi vengono richiesti.
Rimedio qualcosa e questo per me è molto ma molto importante, soprattutto per
la mia dignità.”
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