Ogni volta che leggo qualche grande autore (Manzoni – S.Teresa D’avila,..), mi sento l’ultimo degli allievi, seduto all’ultimo banco che si sforza di afferrare e comprendere il nettare, l’essenza che il maestro cerca di trasmettermi.
Il maestro è però
paziente e mi parla con semplicità, perché dall’alto della sua erudizione,
rivestita di umiltà e carità, conosce i miei limiti.
Non mi fa pesare la sua superiorità, ma vuole aiutarmi a entrare
nella sua mente e nel suo cuore.
Quando leggo, lo scritto di un maestro,
mi vengono in mente le parole di un mio insegnate di tanti anni fa: “Savino siamo dei piccoletti che solo
arrampicandoci sulle spalle di un gigante, possiamo diventare più alti e vedere
lontano, l’importante è che ci ricordiamo che è il gigante a sostenerci.”
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