Il primo trentennio dell’Unità d’Italia, vide un sistema bancario parecchio diversificato costituito da: istituti di emissione, banche di credito, casse di risparmio, monti di pietà, con distribuzioni geografiche e dimensioni decisamente differenti.
Esisteva una chiara separazione tra istituti di emissione e banche private. La creazione di una banca centrale non era al centro della politica. La mancata armonizzazione delle situazioni bancarie regionali, veniva evidenziata dal carente controllo monetario, al quale aggiungere una frammentazione dei mercati.
In questo periodo storico, le banche italiane guardavano alle banche d’oltralpe. La finanza si concentrava sulla creazione di società industriali e ferroviarie. Il sistema bancario illustrato, impiegava come materia prima capitale di rischio e capitale attinto al mercato obbligazionario, questo ostacolava eventuali crisi bancarie.
(Savino Giacomo Guarino)
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